18 November 2022
L’Ente Parco insieme a provincia VCO, al comune di Verbania e al comune di Mergozzo, sul podio per il progetto di “Riqualificazione ecologica e naturalistica del canale di Fondotoce”.
Questo lunedì 14 novembre, a Torino, l’Ente ha partecipato con la presenza di Monica Perroni, Direttrice Ad Interim dell’EGAP del Parco Ticino e Lago Maggiore; la stessa ha sottolineato come il Parco abbia avuto, e avrà durante i lavori, un ruolo di supervisione.
Si conferma pertanto un ruolo da parte del Parco di seminatore di buone pratiche e progettazioni green.
Vincente la strategia del bando di incentivare la rete tra più Enti istituzionali che in questo finanziamento ha avuto un ruolo centrale.
Questo lunedì 14 novembre, a Torino, l’Ente ha partecipato con la presenza di Monica Perroni, Direttrice Ad Interim dell’EGAP del Parco Ticino e Lago Maggiore; la stessa ha sottolineato come il Parco abbia avuto, e avrà durante i lavori, un ruolo di supervisione.
Si conferma pertanto un ruolo da parte del Parco di seminatore di buone pratiche e progettazioni green.
Vincente la strategia del bando di incentivare la rete tra più Enti istituzionali che in questo finanziamento ha avuto un ruolo centrale.
La serie di interventi per la riqualificazione ecologica e naturalistica del canale di Fondotoce sono:
- Il miglioramento del deflusso idrico nel canale e di riduzione dei fenomeni di erosione spondale, tramite asportazione di sedimenti, visto che allo stato attuale sussiste il problema dello scarso deflusso di acqua nel canale, con conseguente ristagno idrico e ridotta ossigenazione delle acque.
- Il ripristino della funzionalità di una rampa di risalita pesci esistente, attraverso opere di manutenzione
- Eliminazione della vegetazione esotica invasiva, con particolare riferimento alle specie più aggressive, per le quali esiste una letteratura in merito alle possibilità di intervento e per le quali è stata segnalata una priorità di intervento da parte del personale tecnico della Riserva (Pueraria lobata);
- Taglio manutentivo della vegetazione arborea spondale, con particolare riferimento alle piante che mettono a rischio la stabilità delle palificate, agli alberi schiantati, morti, inclinati e instabili, a quelli in alveo, disposti trasversalmente, che vanno ad ostruire la sezione del canale;
- Formazione di nuove fasce tampone costituite da specie arboreo-arbustive autoctone e al miglioramento/integrazione di quelle esistenti; rispetto a questa azione, le due precedenti azioni sono propedeutiche e integrative
- Integrazione delle opere di difesa spondale esistenti, attraverso il miglioramento della componente vegetale (inserimento di vegetazione arbustiva nelle palificate) e la sostituzione/integrazione di palificate.