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Riserva Naturale e Area Contigua Spina Verde

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Quest'area appartiene a Aree Protette Biellesi
La fascia della Spina Verde comprende l’alveo del torrente Elvo e i suoi fianchi con una larghezza media di 200-300 m, con tratti più ristretti in corrispondenza dell’area fortemente antropizzata della parte settentrionale di Occhieppo Inferiore, mentre si amplia fino a 400-500 m nel settore meridionale, in particolare in prossimità della confluenza del torrente Ingagna e della Bessa. L’area costituisce un interessante corridoio ecologico tra la vasta area pedemontana che dal torrente Cervo, in Comune di Biella, si sviluppa verso occidente sino ai piedi dei rilievi della Serra, spartiacque naturale con il Canavese. L’area protetta ricade in una superficie estesa di, approssimativamente, 199.2 ha dei quali 50.1 ha rientrano nel Comune di Occhieppo e i restanti 149.1 ha nei limiti amministrativi di Mongrando.

Le valenze naturalistiche dell'area sono:
-habitat caratterizzanti la fascia boscata lungo i corsi d'acqua
- corsi d'acqua e ambienti acquatici
- fauna ittica
La Riserva Naturale e Area Contigua della Spina Verde è un importante corridoio ecologico appartenente ad uno dei paesaggi più belli della pianura biellese preservando le risorse naturali e culturali, con basso impatto negativo sull'ambiente e rispettoso del benessere della collettività locale.
La componente faunistica dell’area risulta di particolare interesse in quanto costituisce il popolamento dell’ambiente perifluviale e fluviale di fondovalle, al limite con la pianura. In particolare l’alveo torrentizio del torrente Elvo permette la formazione di una notevole diversificazione ambientale dovuta alla transizione tra l’ambiente prettamente pedemontano, con alveo più stretto e versanti più ripidi, e l’ambiente dell’alta pianura in cui l’alveo si amplia e si incrementano gli ambienti umidi perifluviali.
Queste caratteristiche, a fronte di una dimensione relativamente ridotta della riserva Spina Verde, determinano la presenza di indici di biodiversità molto elevati. L’area presenta inoltre un buon connubio tra zone naturali e aree antropizzate dall’attività agricola. Queste ultime determinano la presenza di un agroecosistema dalla buona valenza trofica per molte specie, soprattutto avicole. Oltre alle indagini effettuate, la conoscenza bibliografica del sito ci permette di delineare le emergenze faunistiche presenti: la presenza delle fasce perifluviali boscate, con presenza di alberi maturi, sebbene frammisti ad una colonizzazione a robinia molto diffusa, in vicinanza a terreni agricoli spesso destinati a prati da sfalcio, determina la presenza di un ambiente a buona valenza per un popolamento ornitico complesso. Ad esempio sono presenti 4 specie di picidi, specie tipiche di bosco, stanziali e che si nutrono di insetti xilofagi. Questa presenza denota un buono stato di salute delle formazioni arboree. Interessante la presenza di zone umide localizzate e collegate alle dinamiche fluviali del torrente, in cui è stata accertata la riproduzione di anfibi tra cui abbondante il rospo comune e presente la raganella. Considerando che l’elemento centrale della riserva Spina Verde è il torrente Elvo, che ne costituisce la “spina dorsale”, l’ambiente del torrente costituisce di fatto la principale rilevanza naturalistica dell’area. La comunità faunistica acquatica riveste una notevole importanza, con presenza di alcune specie ittiche indicate Vulnerabili o addirittura in pericolo secondo la classificazione IUCN (Lista Rossa Italiana). Complessivamente, l’elemento di maggior rilevanza riscontrato risulta essere la totale assenza di popolazioni alloctone legate all’ambiente acquatico. La situazione è di particolare pregio per quanto riguarda la fauna ittica, che presenta un popolamento pressoché autoctono, ad esclusione della ormai storica presenza della trota fario e per il dubbio di possibile ibridazione tra barbo comune e barbo europeo (Barbus plebejus x Barbus barbus), fugabile solo mediante analisi genetiche. Il risultato è comunque notevole pensando alla situazione di completo degrado delle popolazioni ittiche nel basso corso dei fiumi (compreso quello del torrente Elvo). Assenti anche i gamberi alloctoni. Tra le specie faunistiche alloctone si riscontrano soltanto alcune specie di mammiferi (il silvilago, la nutria) presenti diffusamente in tutta la pianura Padana ed è stata rilevata la presenza (non confermata nell’ambito dell’ultimo anno di censimenti) di alcuni esemplari di testuggine palustre dalle orecchie rosse (Trachemis scripta elegans). Flora La vegetazione boschiva della riserva naturale Spina Verde rispetta quella tipica ripariale. I boschi ripari si sviluppano lungo le sponde dei corsi d’acqua di ogni tipo, dai modesti impluvi e rii a portata discontinua, ai torrenti Elvo e Ingagna. Per la loro particolare collocazione gli alberi e gli arbusti svolgono un ruolo spiccatamente multifunzionale che, accanto alla produzione del legno, vede prioritari la protezione delle sponde dall’erosione e il contributo alla regimazione delle acque, insieme alle funzioni paesaggistiche e naturalistiche di connessione della rete ecologica. All'interno della riserva sono presenti 2 gruppi di specie arboree e arbustive:  Specie a legno tenero (es. salici, pioppi, ontani): a rapida crescita, con notevole capacità di diffusione, presente in alveo o sulle fasce spondali. Possiedono un ampio e robusto apparato radicale, elevata flessibilità del fusto (almeno nelle fasi giovanili), resistenza alla sommersione permanente o temporanea, capacità di emettere radici dal fusto e/o sopportare l’interramento, 26 elevata capacità di diffusione da seme e/o vegetativa da frammenti di rami movimentati dalla corrente; La dinamica di questi boschi è attivata dalle piene, responsabili dei principali processi di erosione e deposizione dei sedimenti. Le caratteristiche del corso d’acqua, in particolare pendenza, portata e quota, determinano la tipologia di vegetazione prevalente. Lo sviluppo e l’evoluzione di questa sono conseguenza delle modificazioni indotte dai fenomeni estremi, ovvero i lunghi periodi di magra che limitano la disponibilità idrica e le piene che possono agire in modo distruttivo anche sugli alberi. I pioppi e i salici sono in grado di riprodursi anche per via vegetativa, mediante ricacci e talee. Piante o loro parti, trasportate a valle dalla corrente, una volta depositate nel greto, radicano dando prontamente origine a nuovi popolamenti.  Specie a legno duro (es. olmi, frassini, querce, robinia): a crescita più lenta, tipiche dei boschi più stabili delle aree golenali. Le caratteristiche dei boschi appartenenti a questa categoria dipendono principalmente dall’attività antropica.
Carta d'identità dell'area
Name Beschreibung
Superficie (Ha) 199 Ha
Provvedimenti istitutivi L.R. 19/2009 e smi
Riconoscimenti Riserva Naturale e Area Contigua
Regioni Piemonte
Comuni associati Biella, Mongrando, Occhieppo Inferiore

Vigilanza

Bild von Gianni Innocenti

Responsabile Servizio Territoriale (Bessa Burcina)

Name Beschreibung
E-Mail vigilanza@parcoticinolagomaggiore.it

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