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Lama del Badiotto e Garzaia della Brarola

Scheda

Quest'area appartiene a Aree Protette del Sesia
LAMA DEL BADIOTTO E GARZAIA DELLA BRAROLA – ZPS IT1120025

La Garzaia di Brarola e la Lanca del Badiotto sono collocate sulla sponda golenale sinistra del Fiume Sesia, a circa 2,3 km in linea d’aria dalle aree marginali e periferiche della zona Cappuccini della Città di Vercelli.
La superficie della Z.P.S. è di circa 102 ettari. Essa risulta delimitata rispettivamente verso nord dal rilevato dell’argine del Magistrato del Po sul quale corre la strada alzaia e verso sud dall’alveo naturale del fiume Sesia. Verso est la Zona di Protezione Speciale confina con i territori del comune di Palestro (PV).


Nell’ambito del “territorio agricolo”, la Lanca del Badiotto e la Garzaia di Brarola costituiscono elemento di residuale naturalità, al cui interno vive un colonia di ardeidi della pianura vercellese. Qui il P.R.G. ha inteso tutelare la ricchezza faunistica dell’area attraverso una normativa che esclude interventi che alterino il sistema paesistico ambientale, se non specificamente rivolti all’area golenale. Tali interventi riguardano l’ampliamento della capacità di laminazione del tratto del Sesia, l’aumento della fascia boscata, il ripristino delle lanche e la valorizzazione delle zone umide.

LANCA DEL BADIOTTO


La Lanca del Badiotto, è collocata nell’angolo nord-est della Z.P.S. Essa costituisce un braccio d’acqua alimentato da sorgenti sotterranee (fontanili).
Il tratto terminale della Lanca ricade amministrativamente nel comune di Palestro (PV). La sua forma è quella di una mezzaluna: ha una lunghezza di 750 m ed una larghezza massima di 52 m.
La sua capacità d’invaso è legata alla stagione ed alla quantità di precipitazioni piovose. Durante la stagione primaverile e in occasione di piogge continue il livello dell’acqua si incrementa, anche se nel corso degli anni le sue dimensioni si sono sempre più ridotte, interrandosi progressivamente. Solo in occasione di piene particolarmente rilevanti il fiume Sesia ha interessato con le sue acque l’alveo della Lanca.

“L’elemento floristico” è caratterizzato da specie ecologiche legate ad ambienti umidi. La Lanca ospitava la rara e protetta pianta palustre perenne Hottonia Palustris, ma nel tempo la sua diffusione si è sempre più ridotta.
La specie vegetale più significativa che è stata rinvenuta nella Lama del Badiotto è la Scirpus Radicans Schkuhr. La specie venne per la prima volta individuata in Italia intorno al 1850, per poi estinguersi. Intorno al 1985 la specie è stata individuata sotto forma di colonia sulla sponda desta del tratto terminale della Lanca del Badiotto, all’interno dei confini amministrativi del Comune di Palestro (PV). Tracce sporadiche della pianta furono trovate anche nel tratto iniziale della Lama sulla sponda destra.
Vi sono inoltre presenti altre entità che appartengono alla categorie di quelle che si definiscono rare in tutt’Italia: Cardamine flexuosa, Nasturtium microphyllum e Rorippa pirenaica.

Dove termina il tratto maggiormente sottoposto all’influenza della lama si passa in un’area meno sabbiosa e più ghiaiosa che ricorda le radure o gerbidi lungo il corso della Sesia, ove prevalgono specie xerofile, alcune delle quali sono rare in Italia.
Tra queste specie le più significative sono Carex repens, specie che in Italia è limitata a Piemonte, Lombardia e Lazio, Achillea tomentosa, presente in provincia sporadicamente sui greti della Sesia tra Arborio e Vercelli, Oenothera sesitensis, specie dedicata al fiume Sesia, lungo il quale ha una distribuzione che non si riscontra in altri settori della pianura padana.

La Lanca presenta, inoltre, sulle sue sponde piccoli agglomerati boschivi, prevalentemente costituiti da robinie pseudo-acacie (essenza arborea prevalente), farnie ed olmi.
La Lanca del Badiotto costituisce ambito per la conservazione di specie dell’ambiente fluviale padano e per l’importante colonia di aironi nidificanti che qui vi trovano bacino per l’alimentazione e luogo per la riproduzione.

LA GARZAIA DI BRAROLA


La Garzaia di Brarola occupa nella Z.P.S. una superficie di circa 5300 mq.
Essa costituisce una grossa radura fittamente boscata da alberi di medio ed alto fusto. Querce selvatiche, olmi, farnie, e robinie pseudoacacie, crescendo e sviluppandosi costituiscono habitat per la nidificazione di una gran varietà di uccelli.
Nel 2002 erano stati censite 98 copie di Nitticore, 283 coppie di Garzette Agrette, 118 coppie nidificanti di Aironi Cenerini.

La Garzaia conserva una componente legnosa molto prossima al bosco padano originario, con specie che raramente si trovano ravvicinate tra loro lunghe le sponde della Sesia, se non nel Parco delle Lame e in qualche altro nucleo più a monte, mentre nell’area aperta tra la garzaia e l’argine si è formata un interessante lembo prativo.
Si segnala, invece, che a ridosso della parte sud–est della Garzaia è localizzata la coltura di un pioppeto.
Carta d'identità dell'area
Nome Descrizione
Superficie (Ha) 102.00
Riconoscimenti Natura 2000 ZPS "IT1120025"
Regioni Piemonte
Province Vercelli

Vigilanza

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