19 Juli 2019
COMUNICATO STAMPA
19 Luglio 2019, Riserva Naturale del “Parco Burcina-felice Piacenza”
LA NUOVA AREA CASCINA VALFENERA AL PARCO BURCINA:
MAGNIFICO LAVORO DI RIQUALIFICAZIONE NATURALISTICA,
FRUTTO DI UNA PROFICUA COOPERAZIONE
TRA ENTE PARCO E IL SETTORE REGIONALE BIODIVERSITÀ E AREE NATURALI.
Il giorno 19 Luglio 2019 si è svolta l’inaugurazione dei lavori di riqualificazione dell’area della Cascina Valfenera Inf., presso la Riserva Naturale Parco Burcina “Felice Piacenza”, nel Comune di Pollone (BI).
L’intervento ha interessato una conca naturale, collocata a monte della strada di accesso al Parco, tra il costone roccioso del rio Valfenera e la Cascina Valfenera Inferiore, caratterizzata dalla presenza di piccole sorgenti che, unitamente alle acque meteoriche di scorrimento, alimentano un rio che ha inciso il versante raggiungendo lo strato di terreno più compatto a profondità variabile da 0,50 a 2.00 metri circa. Si tratta di opere di ingegneria naturalistica, aventi lo scopo di raccogliere e convogliare le acque sorgive, nonché meteoriche, con creazione di vasche di calma, e riqualificazione paesaggistica con una vasta piantumazione di ortensie.
Sull’area interessata è stato redatto nel 2016 un precedente progetto, a firma dello Studio Risorsaterra di Biella.
A seguito di un più dettagliato esame della soluzione progettuale individuata, in accordo anche con il Settore Biodiversità e Aree Naturali della Regione Piemonte, si è scelto di procedere ad una revisione progettuale, analizzando gli interventi previsti, con la collaborazione del dott. ing. Luca De Antonis, funzionario del Settore medesimo, dotato di specifica esperienza professionale nell’ambito dell’ingegneria naturalistica.
La precedente versione progettuale prevedeva la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica, finalizzate alla stabilizzazione ed al consolidamento dei versanti, su un ampio fronte. La realizzazione di tali opere avrebbe richiesto movimenti terra importanti, nonché l’uso di macchine operatrici su di un piano di lavoro fortemente instabile, comportando il rischio di compromettere la stabilità del versante medesimo.
La variante al succitato progetto, a firma dell’architetto Cristina Rey, dipendente dell’Ente Parco, e dell’Ing. Luca De Antonis, funzionario del Settore Regionale Biodiversità e Aree Naturali, ha quindi limitato l’intervento alle sole opere di regimazione delle acque di scorrimento del versante, con un utilizzo delle opere di ingegneria naturalistica circoscritto alle aree di intervento.
Luca De Antonis non potendo partecipare di persona all’inaugurazione del sito di Cascina Valfenera ha precisato “dopo l’intervento di sistemazione idrogeologica e riqualificazione ambientale, invio la presente nota, con i miei ringraziamenti per l’invito e l’augurio di poter collaborare con l’Ente Gestore per altri futuri interventi. Il problema della sistemazione del sito mi era stato sottoposto dal Consigliere Alessandro Ramella e da Cristina Rey, molto preoccupati dall’ipotesi di un precedente piano di intervento che sembrava prevedere opere di sistemazione molto superficiali, a fronte di consistenti movimenti terra.Condividendo le loro considerazioni, ho elaborato alcune soluzioni che – alla fine – hanno dato luogo al progetto realizzato.Ritengo utile dare evidenza ad alcuni concetti basilari dell’intervento, tra i quali ci sono opere “che si vedono” e “opere che non si vedono”.Tra quelle che si vedono, possiamo enumerare le seguenti:- le opere di consolidamento dell’alveo e del bacino del rio, con massi da scogliera e briglie in legname e pietrame; sono opere molto efficaci e a basso impatto ambientale;- la messa in opera delle strutture ha dato luogo ad una viabilità pedonale permanente che consente di visitare angoli piacevoli e di interesse storico/archeologico;- la messa in opera delle briglie in legname ha consentito la formazione di tre piccoli specchi d’acqua che arricchiranno la biodiversità del sito.Tra le opere che non si vedono dobbiamo evidenziare:- l’impianto di tubi drenanti microfessurati, che preleva costantemente importanti volumi di acqua e fornisce il principale contributo alla stabilità del pendio;- l’esecuzione di ancoraggi in acciaio e in legname delle briglie, da parte dell’impresa, secondo le specifiche impartite dal progetto e dalla Direzione Lavori, a maggior garanzia della sicurezza statica delle strutture. E’ stata dunque un’esperienza molto positiva, se pensiamo alla fattiva collaborazione tra l’Ente Parco e il Settore regionale Biodiversità e Aree Naturali per la ricerca dell’ottimale soluzione tecnica in rapporto alle risorse rese disponibili, alla buona conduzione dei lavori da parte di un’impresa del territorio, e al risultato finale, di opere che coniugano la sistemazione idraulica e geologica con il buon inserimento ambientale.Quindi è doveroso un “grazie”, per aver potuto lavorare bene, tutti”.
“Si è pensato di accompagnare il percorso già scelto dall’acqua stessa e farlo diventare il punto di partenza su cui basare l’intero progetto: dato che l’acqua vuole passare di lì , noi abbiamo fatto in modo che proprio di lì possa passare”- spiega Alessandro Ramella Pralungo, consigliere dell’Ente di Gestione delle aree protette del ticino e del Lago Maggiore con delega al Parco Burcina, che aggiunge poi "Voglio dedicare la realizzazione di questo progetto a tutte le persone che amano questo Parco e che in questi anni hanno supportato l'Ente Parco ed i suoi preparati funzionari con parole di stima e collaborazioni volontarie e preziose"
Il Presidente dell'Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore Adriano Fontaneto dichiara "La realizzazione di questo progetto risulta in linea con lo lo spirito del suo primo realizzatore e allo stesso tempo in sintonia con il genius loci che il Parco Burcina Felice Piacenza esprime in tutta la sua ricchezza.” aggiunge “ Un ringraziamento al nostro Settore Biodiversità e Aree Naturali che ci ha supportato per la realizzazione dell’intervento."
In allegato le foto che testimoniano lo stato dei luoghi prima dell’intervento e dopo lo stesso, le immagine parlano da sole.
La giornata è stata anche l’occasione per l’Ente Parco di presentare un bilancio finale dei lavori svolti al Parco Burcina in questi quasi quattro anni di amministrazione attuale. In allegato Relazione di bilancio di fine mandato.
Per info
Settore Pianificazione e Promozione Territoriale
arch. Monica Perroni mperroni@parcoticinolagomaggiore.it
Anlagen
- Doc. Burcina[.doc 94 Kb - 22.07.2019]